Matrimonio sul lago a Campiglio

di Elena B. Beltrami

L”™ “Addio, monti, sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente”¦” di manzoniana memoria è stato forse l”™immagine evocativa più poetica dell”™originale sposalizio di Marco e Chiara, domenica 10 luglio, a bordo di una barchetta agghindata a festa, sulla piattaforma in mezzo al laghetto di Madonna di Campiglio. A ben guardare a richiamare il Manzoni gli ingredienti c”™erano tutti: monti, sorgenti, cime ineguali, solo che per i Promessi Sposi si trattava di un triste addio al paesello natio, per Marco Vender e Chiara Maturi (Paparot) invece, del momento più felice della loro vita. Ed hanno deciso di celebrarlo così, con una singolare cerimonia civile, per così dire “lacustre”, officiata dal vicesindaco del comune di Pinzolo Albert Ballardini, che attendeva gli sposi arrivati in barca sulla piattaforma in mezzo al lago, mentre tutto attorno, oltre ad amici e parenti, il paese commosso assisteva al fatidico “s씝. Ma l”™originalitÁ  della festa pensata dagli sposi non si è fermata allo scambio degli anelli in mezzo al lago. Il paese intero ha partecipato alla giornata di festa, perché il paese intero era stato invitato, con un manifesto affisso da giorni nei punti strategici della localitÁ , dove erano elencate tutte le iniziative riguardanti il programma della giornata. Unica raccomandazione: per le signore niente sfoggio di abiti da cerimonia (la giornata sarebbe stata movimentata e all”™insegna del divertimento) e per i signori maschi una camicia bianca con bretelle coloratissime. E così sbarcati gli sposi a bordo lago, dopo il riso beneaugurante, gli aperitivi e il pranzo rigorosamente alpino, a Campiglio domenica il divertimento era assicurato per tutti: la gara di pesca, il mago Frustuk per i bimbi, il torneo di briscola, la tombola, la lotteria, la corsa nei sacchi, il golf nel laghetto, il tiro alla fune, indovina il peso, una sorta di festa campigliana attorno ad un evento felice. Quando si dice la fantasia e soprattutto il piacere di vivere il momento più importante della propria vita insieme alla propria comunitÁ . Perché Marco e Chiara sono così, allegri, scanzonati, inclusivi, persone solari, che sanno pensare anche al prossimo.
Niente lista di nozze infatti, ma una bella scatola avvolta da un fioccone di tulle dove infilare l”™offerta libera per contribuire al “Matrimonio in Festa”, con parte del ricavato devoluto alla casa di riposo A. Collini di Pinzolo per l”™acquisto di attrezzatura fisioterapica.

di Elena Baiguera Bltrami

Marco Vender e Chiara Maturi (Paparot)