No alla sopressione delle sedi distaccate del Tribunale di Trento

di Luigi Olivieri

LE SEZIONI DISTACCATE DEL TRIBUNALE DI TRENTO CONTRIBUISCONO ALL’EFFICIENZA DEL SISTEMA GIUSTIZIA DELLA CORTE D’APPELLO

L’ inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2012 che per la nostra Corte d’Appello si terrà il 28 gennaio 2012, si celebra in un momento particolare della vita politica e sociale del Paese alle prese con una grave crisi economica-finanziaria che ha indotto il Governo a chiedere ed ottenere dal Parlamento, con lo strumento della delega legislativa, ampi poteri di intervento anche in ordine alla c.d. geografia giudiziaria ossia la dislocazione degli Uffici Giudiziari sul territorio. In questo contesto grandi sono le preoccupazione degli avvocati che operano nelle Sezioni Distaccate del Tribunale di Trento ossia Tione di Trento, Cles, Cavalese e Borgo Valsugana , costituiti in coordinamento, in merito all’opinione diffusa relativa alla volontà di soppressione delle Sezioni Distaccate del Tribunale di Trento nel ridisegno della geografia giudiziaria così come previsto dall’art. 1, comma da 1 a 5, della legge 148/2011 recante “delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza”.

Questa preoccupazione è stata condivisa anche dalle istituzioni rappresentative di quei territori, Comunità di Valle e Comuni . Dal Consiglio Provinciale, dal Consiglio delle Autonomie Locali, dall’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Trento sono pervenuti pronunciamenti per il mantenimento dell’attuale articolazione del Tribunale di Trento.

Siamo consapevoli della necessità di un ridisegno della geografia giudiziaria con riferimento ai Giudici di Pace. Riteniamo che una applicazione dei criteri utilizzati nella bozza del Decreto Legislativo concernente i Giudici di Pace (carico di lavoro, 548 cause; dimensione demografica non meno di 100.000 abitanti) non rispondano alle necessità del nostro territorio, totalmente montano, e non diano conto di come fino ad oggi è stata amministrata la giustizia nel Distretto di Corte d’Appello del Trentino-Alto Adige.

Alta è l’efficienza raggiunta dal sistema giustizia nella Regione Trentino Alto Adige Sudtirol nonché la sua efficacia in termine di celerità nella celebrazione dei processi che è conseguente ad un diverso carico di lavoro, ad una evidente capacità organizzativa ed operosità degli artefici del sistema giustizia di questa Corte d’Appello nonché dalla sua articolazione sul territorio.

L’attuale assetto organizzativo delle Sezioni Distaccate del Tribunale di Trento proviene da una riorganizzazione effettuata con il Decreto Legislativo n. 51 del 1998 con il quale venivano istituite le Sezioni Distaccate di Borgo Valsugana, Cavalese, Cles e Tione di Trento del Tribunale di Trento.

L’analisi svolta dall’Ufficio delle Statistiche del Ministero della Giustizia in quella occasione aveva preso in considerazione, per la revisione delle circoscrizioni, i criteri di estensione del territorio e dei collegamenti esistenti tra le varie zone e la sede centrale, in altre parole i sistemi di mobilità di un territorio (ora definiti dalla legge delega deficit strutturale), dimostrandone l’estrema rilevanza per il caso del distretto di Trento e Bolzano. Anche la Relazione Ministeriale sottolineava che “l’eventuale trasferimento di servizi pubblici dalle aree montane sia soggetto ad una serie di particolari attenzioni” ed ancora “la obiettiva peculiarità delle aree montane e la volontà espressa della legge 97/94 debbono essere considerate non in via autonoma ed esclusiva ma unitamente alle difficoltà concrete che le popolazioni incontrano e incontrerebbero nel fruire dei servizi giudiziari. L’insieme di queste considerazioni impone al legislatore delegato di valutare con particolare elasticità gli indici di riferimento fissati in via generale per tutti gli uffici giudiziari”.

In quel contesto furono considerate la specificità del territorio con particolar riferimento alla sua orografia (da molti comuni facenti parte del territorio di competenza delle Sezioni Distaccate per raggiungere il Tribunale di Trento con il mezzo pubblico necessitano più di due ore di tempo!!) , al deficit strutturale, alla distribuzione della popolazione in ambiente montano, alla specificità di un territorio ove vige il sistema Tavolare regolato dal R.D. del 28 marzo 1929 n. 499 nonché dall’art. 75 del citato decreto così come sostituito dall’art. 163 del. Dec. Leg. n. 51/1998 che detta particolari norme per la tutela dei Libri fondiari con esplicito riferimento alle Sezioni distaccate del Tribunale di Trento e Bolzano ( si pensi che nel 2011 i decreti Tavolati sono stati quasi 18.000!). In quella circostanza si ebbe modo di rappresentare al Ministero della Giustizia la particolarità di questo Distretto con un operazione ascolto organizzata dal Ministero stesso. E’ un metodo di lavoro che auspichiamo venga riproposto.

Ricordo ai non addetti ai lavori che nelle Sezioni Distaccate sono trattati gli affari civili e penali con giudice monocratico quando il luogo che determina la competenza territoriale rientri nella circoscrizione delle sezioni stesse. Le controversie di lavoro e di previdenza sociale sono trattate esclusivamente nella sede principale del Tribunale, presso la quale vengono anche svolte le funzioni di giudice per le indagini preliminari e di giudice dell’udienza preliminare. La prima deroga è determinata per garantire un livello di specializzazione del giudice del lavoro e la seconda dall’esigenza di rendere possibile una puntuale applicazione dei principi in materia di incompatibilità del giudice indicati dalla Corte Costituzionale. Tra l’altro i magistrati inquadrati nelle sezioni distaccate sono destinati anche ad altre funzioni presso la sede principale del Tribunale di Trento.

Nei territori delle Sezioni Distaccate, tutti montani, l’eliminazione della sede giudiziaria determinerebbe risparmi modesti ( i costi comprimibili ammontano a poco più di 60.000 Euro!) a fronte di maggior costi per gli utenti ed un aggravamento di quella carenza di servizi che è la principale causa dello spopolamento dei comuni di montagna. Il tema dei costi-benefici deve, quindi, essere bilanciato ed i sacrifici che si richiedono devono portare nel contempo ad un recupero ed implementazione di efficienza. Non va mai dimenticato che l’amministrazione della giustizia innegabilmente riveste un ruolo fondamentale nell’indispensabile rapporto di integrazione-immedesimazione tra cittadini e Stato. In questo contesto la presenza di un presidio di giustizia sul territorio ha una insostituibile valenza anche sociale e culturale.

La delega per la riforma della geografia giudiziaria è il frutto del confronto tra i fautori dell’accentramento che sostengono essere virtuoso un sistema accentrato su poche grandi sedi, con grandi numeri di magistrati e sezioni specializzate, e i fautori del valore costitutivo di un reticolo diffuso della giustizia. Riteniamo che la presenza dello Stato e la dotazione istituzionale dei territori sia prioritario per il servizio che si rende e per l’indotto che si innesca. Difendere le sedi distaccate significa difendere i Comuni, le Comunità di Valle ed i territori nei quali i nostri concittadini vivono ed intraprendono.

Non vorremo che sulla spinta di emergenze finanziarie prevalesse il principio della mera concentrazione dei servizi che non apportano alcuna maggiore efficienza e risparmio.

E’ con questo spirito che si chiede a tutti color che possono dare un contributo, in primis la delegazione parlamentare del Trentino e la Giunta Regionale e Provinciale, di far si che questa riforma venga realizzata senza schematismi bensì tenendo presente il servizio all’utenza ossia che agli utenti il servizio giustizia venga garantito senza svantaggi , senza riduzione della prossimità del servizio medesimo e che sia un servizio rapido, efficiente, completo.

Noi pensiamo che razionalizzando gli uffici del Giudici di Pace ( attualmente in numero di 22 in Regione ossia 12 in Trentino e 10 in Alto Adige) e confermando le Sezioni Distaccate del Tribunale di Trento si possano raggiungere gli obiettivi della riforma, garantendo efficienza e risparmi di spesa. Solo così si potrà dire che la riforma ha avuto un senso ed è stata realizzata per rispondere alle istanze che i cittadini chiedono al servizio giustizia.

Per il Coordinamento degli Avvocati delle Sezioni Distaccate del Tribunale di Trento

Luigi Olivieri