Per la quinta volta Simoni presidente della Rurale di Pinzolo

di Quotidiano Trentino

Per la quinta volta Simoni presidente della Rurale di Pinzolo

La Cassa Rurale di Pinzolo ieri al PalaDolomiti ha superato ogni record, con la presenza di 1.006 soci presenti o rappresentati per delega su 2.428 complessivi. Presenti anche Michele Cereghini, Arturo Povinelli, Joseph Masè ed Enrico Beltrami, sindaci dei quattro Comuni su cui opera la Cassa Rurale. L’assemblea ha riconfermato, eleggendoli con voto palese Roberto Simoni presidente dell’Istituto di credito e di Fausto Leone Aldrighetti presidente del Collegio sindacale. Quella di ieri è stata una delle poche volte nelle quali i soci della Cassa Rurale di Pinzolo hanno votato una perdita di bilancio 2015 per 1.359.651 euro, contro un utile 2014 di 545.518 euro. Una perdita ha spiegato il presidente Roberto Simoni «dovuta all’accantonamento prudenziale di 11 milioni di euro, su crediti difficili, col dubbio che qualche imprenditore o privato non rispetti le scadenze». Ha aggiunto «il consiglio ha lavorato bene, la nostra Cassa non è a rischio, l’abbiamo gestita puntando all’equilibrio di gestione e al consolidamento del patrimonio, cercando di favorire i soci. Il nostro patrimonio dal 2003 a oggi è aumentato del 71%, passando dai 19 milioni euro del 2003, quando sono diventato presidente, ai quasi 33 milioni di oggi.» Nel suo intervento innovativo, accorato e animato, Roberto Simoni si è tolto qualche sassolino affermando «non accetto critiche su qualche consigliere o sul consiglio nella sua interezza. Vi dico, sono orgoglioso della Cassa e dei nostri amministratori che hanno operato bene con la massima serietà e impegno». L’assemblea ha poi affrontato il tema della fusione con altre consorelle, Simoni ha detto «è importantissima, è un’evoluzione naturale siamo chiamati a farla». Luigi Olivieri è intervenuto «ho ricevuto fortissime sollecitazioni per candidarsi a presidente, ma non ho accettato per la necessità di unità e condivisione di obiettivi». Guardando alla Cassa rurale Val Rendena Olivieri ha detto «ho studiato i dati di patrimonio e soci, chiedo sia fatta la fusione costi quel che costi».

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