Sentiero B06 Patascoss-lago di Nambino: inaugurato a Madonna di Campiglio il primo sentiero accessibile della località

di Apt Madonna di Campiglio

Sentiero B06 Patascoss-lago di Nambino: inaugurato a Madonna di Campiglio il primo sentiero accessibile della località

È stato inaugurato ufficialmente questa mattina a Madonna di Campiglio, il rinnovato sentiero B06 Patascoss-lago di Nambino diventato “per tutti” grazie ad un progetto corale nato dalle componenti sociali – l’idea è stata di Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) Trentino-sede di Tione e dell’Associazione “Amici dei sentieri” di Campiglio – e reso possibile dall’impegno delle istituzioni – Provincia autonoma di Trento tramite il Servizio Sova (Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale), Comune di Pinzolo e Parco naturale Adamello Brenta. Numerose le persone presenti alla cerimonia, comprese la Giunta provinciale, con il presidente Maurizio Fugatti, che ha tenuto la seduta di oggi ai piedi delle Dolomiti di Brenta, e varie autorità in rappresentanza delle istituzioni del territorio. Dopo il taglio del nastro a Patascoss, i partecipanti hanno percorso il sentiero raggiungendo il rifugio Nambino per il pranzo.

 

IL SENTIERO

Il nuovo percorso B06 Patascoss-lago di Nambino, reso ora accessibile a tutti, è lungo 1,8 km e si percorre in 45 minuti: si parte dal pascolo alpino di Patascoss e si attraversa il bosco per raggiungere la meta a 1.718 metri di altitudine. Il costo dell’opera è stato di 280.000 euro complessivi: 30.000 euro più la progettazione e il piano di sicurezza dal Parco naturale Adamello Brenta, 100.000 euro dal Comune di Pinzolo e 150.000 euro dalla Provincia autonoma di Trento che, tramite il Servizio Sova, si è occupata dell’organizzazione generale del lavori, della direzione e della realizzazione dell’intervento con il personale operaio del Progettone. Diventato inclusivo e accessibile, il sentiero è stato realizzato seguendo una modalità di esecuzione lavori a basso impatto ambientale: mentre i lavori avanzavano si lasciava dietro l’opera quasi completata, salvo alcune finiture e alcuni dettagli. Cinque operai Sova vi hanno lavorato per 2,50 mesi, numerosi tecnici hanno contribuito con le proprie competenze al progetto e un ruolo importante lo ha svolto, nell’esecuzione lavori, dal livellamento del tracciato all’installazione delle staccionate e di altri elementi in legno, il Consorzio lavoro ambiente (Cla) con le cooperative Dinamicoop di Borgo Chiese e Rabbiese di Rabbi.

 

GLI INTERVENTI

Numerosi gli interventi, che hanno dato merito ai principi di solidarietà e inclusività che hanno guidato l’idea e la realizzazione del progetto. “Il tema della montagna e del turismo accessibili – ha affermato il presidente di Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Tullio Serafini che ha introdotto gli interventi – è alla nostra attenzione e lo stiamo affrontando con impegno”. “Vivo questo momento con emozione – ha aggiunto il sindaco di Pinzolo Michele Cereghini – e desidero citare le due persone che non solo hanno proposto l’idea, ma sono state lo sprone per la sua realizzazione, Aldo Collini (“Amici dei sentieri”) e Claudia Morelli (Anffas). Madonna di Campiglio, quando vuole, sa impegnarsi anche nel sociale, e il progetto che inauguriamo oggi trasferisce il messaggio che Campiglio e la Val Rendena vogliono essere inclusivi”. Anche l’assessore al patrimonio e foreste del Comune di Pinzolo Luca Vidi ha ringraziato gli autori dell’idea, non solo per aver voluto e chiesto il nuovo sentiero, ma per la sensibilità che sono riusciti a diffondere nel percorso di attuazione. Per Monica Marinelli, vicepresidente del Parco Naturale Adamello Brenta, “quanto oggi vediamo è il risultato di un lavoro di squadra, di una forte collaborazione tra enti che vede uniti in un progetto positivo uomo e ambiente, da replicare in altri contesti”.

All’ingegnere Maurizio Mezzanotte, dirigente Sova, il compito di tracciare la carta d’identità del percorso per tutti Patascoss-lago di Nambino. Nel 2019 è stato siglato il protocollo d’intesa con il quale gli enti coinvolti hanno stabilito la ripartizione delle spese e i rispettivi compiti: il Parco ha realizzato il progetto, firmato dall’ingegnere Massimo Corradi, e contribuito con 30.000 euro; il Comune di Pinzolo ha messo a disposizione 100.000 euro mentre il Sova si è occupato dell’organizzazione generale e dei lavori impiegando altri 150.000 euro. In totale la spesa è stata di 280.000. Il sentiero da rendere accessibile è stato scelto tra una rosa di possibili tracciati dopo una serie di attenti sopralluoghi. I lavori hanno interessato un sentiero di 1,8 km, si sono tenuti in primavera e in autunno e sono stati poco impattanti. Il tracciato è stato allargato raggiungendo l’ampiezza di 1 metro e 20 centimetri, livellato e reso quindi facilmente percorribile. Alcuni tratti resi problematici dalla presenza di sassi sono stati rivestiti da passerelle in legno. Si tratta di un sentiero alpino non accessibile a cavalli e biciclette. La gestione futura sarà a cura del Parco Naturale Adamello Brenta, mentre la sicurezza dei versanti sarà a carico del Comune di Pinzolo. “Si tratta di un’opera molto semplice – ha commentato Mezzanotte – ma nello stesso molto importante perchè permette a tutti di fruire della montagna”.

Il presidente di Anffas trentino Luciano Enderle, di fronte alla buona pratica del sentiero realizzato a Campiglio, ha evidenziato come “tutta la comunità, intesa in senso lato, deve tendere all’inclusione sociale. Le Dolomiti devono diventare patrimonio di tutte e tutti”. Gli ha fatto eco Claudia Morelli, responsabile di Anffas Tione, che ha dichiarato come “il progetto del sentiero diventato accessibile sia vissuto dalle famiglie con persone disabili, che tutti i giorni salgono un sentiero di vita ripido e pieno di ostacoli, come un successo e una rivincita. Chi ha lavorato a questo progetto ha operato in modo inclusivo, creando un luogo di benessere per tutti”. Parole di plauso anche da Albino Collini dell’Associazione “Amici dei sentieri” presieduta da Claudio Detassis e da Massimo Bernardoni, presidente del Comitato paralimpico trentino che ha concesso il proprio patrocinio al progetto.

GLI INTERVENTI DEGLI ASSESSORI PROVINCIALI

“Partendo dall’idea iniziale di Aldo Collini e ringraziando tutta la filiera, devo sottolineare il contributo di chi ha lavorato a quest’opera, cinque lavoratori del nostro Progettone. Sono loro i protagonisti di un intervento importante che non è l’unico di valore per il nostro territorio realizzato con il Servizio Sova e le cooperative che collaborano. È l’occasione di fare del bello e anche del bene” così l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, partecipando all’inaugurazione del nuovo percorso sbarrierato Patascoss assieme al presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti, del vicepresidente Mario Tonina, degli assessori Stefania Segnana, Giulia Zanotelli, Roberto Failoni e Mattia Gottardi. Presenti anche il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti e il dirigente Maurizio Mezzanotte, responsabile del Sova-Progettone che ha realizzato il tracciato.

“È un piacere – le parole dell’assessore a salute, disabilità e politiche sociali Segnana – essere qui, grazie a chi ha pensato, progettato realizzato quest’opera di grande significato, che parla di inclusione. Permetterà a tutti di percorrere un sentiero splendido del nostro territorio, in una località di grande bellezza come Campiglio e le Dolomiti di Brenta. Questo intervento fa parte di un impegno che ci porterà a realizzare una mappatura di tutti i sentieri del Trentino nell’ottica di indicare i percorsi accessibili a tutti, alle famiglie con i passeggini come alle persone con disabilità”.

L’assessore al turismo Roberto Failoni ha parlato di “un’emozione grande, anche perché io sono di questo Comune”: “Madonna di Campiglio, che spesso è stata criticata come località, questa volta è al primo posto di coesione fra aspetto sociale e turistico. Dobbiamo essere veramente orgogliosi per le tante persone e istituzioni presenti. Siamo tutti convinti che questo non è un arrivo ma un punto di partenza di un messaggio chiaro che la Giunta e l’Amministrazione provinciale hanno indicato, dando risposte al territorio sull’attenzione ad uno sviluppo del turismo nella direzione dell’inclusività”.