TrePerTre=224… mila. A Campiglio i conti non tornano

di Giudicarie.com

Riproviamo: TrePerTReXUno-Cinque-Cinque-Zero=224… mila. Non ci siamo ancora. Aggiungiamo le “idee d’alta quota”.

A Madonna di Campiglio i conti non tornano e neanche aggiungendo fattori che non c’entrano nulla si riesce ad arrivare alla funambolica cifra di 224mila euro, cifra che sarebbe stata spesa dal Comitato Uno-Cinque-Cinque-Zero per organizzare Campiglio TreperTre, Idee d’alta quota, la manifestazione culturale che dal 21 al 23 marzo 2014 ha impreziosito l’offerta di Madonna di Campiglio.

Tre giorni con ospiti del calibro di Azzurra Caltagirone, Claudia Parzani, Heather McGregor, Tommaso Arenare, Corrado Formigli, Sabina Guzzanti, Paolo Mieli, Marinella Soldi, Sarah Varetto, Alessandra Sardoni, Luigi Tornari, Marco Bassetti, Ms Linda Douglass, Maria Latella, la famiglia Fuksas, Virman Cusenza, Antonella Antonelli, Barbara Poggiali e Paolo Braghieri.

Gli incontri hanno visto una partecipazione di circa 400 persone (due incontri alla sala cultura del centro Rainalter e uno, per pochi in quota, al rifugio Stoppani. Una bella iniziativa se non fosse per i soldi spesi per metterla in campo.

A rassicurare e a dare spiegazioni Margherita Cogo Presidente del Comitato Uno-Cinque-Cinque-Zero: «Nè io nè alcuno del Comitato promotore (il comitato è formato da Margherita Cogo, dall’assessore del Comune di Pinzolo Anita Binelli e dal Vicesindaco di Pinzolo Walter Vidi), hanno ricevuto compensi»… ci mancherebbe. «Purtroppo organizzare eventi culturali di un certo rilievo costa e pensare che solo la cultura sia a costo zero è ciò che molti pensano. So che il budget di Campiglio 3X3 è in linea, anzi decisamente più modesto di eventi paragonabili. La scelta del programma è stata condivisa dai finanziatori pubblici e privati». Inoltre «gli ospiti non sono stati pagati, solo qualche rimborso per il viaggio. Relativamente all’impatto culturale e al valore culturale di quanto realizzato non temo confronti».

Ma il confronto qualcuno lo ha fatto. Lo ha fatto Alessandro Giacomini segretario dei Laici Trentini che non si trattiene dal commentare: «Personalmente trovo vergognoso questo sperpero di denaro pubblico che lascia intendere una certa spudoratezza nella gestione dei soldi pubblici e mette in evidenza l’intreccio tra amministratori pubblici e il comitato organizzatore. Quanti soldi ha dato il comune di Pinzolo a questo comitato composto per i 2/3 da suoi assessori? Mi chiedo se sia lecito, o quantomeno se sia conforme al comune buon senso, fare un’operazione di questo tipo». Ma Giacomini non si limita alla critica e fa un resoconto di quanto fatto negli ultimi due anni dalla sua associazione: «31 incontri da marzo 2012 a marzo 2014. Dalla presentazione di libri a mostre, nei quali abbiamo coinvolto scrittori, scienziati, filosofi, giornalisti, cattedre universitarie prestigiose di fama nazionale e internazionale: Margherita Hack, Gianluigi Nuzzi, Danilo Mainardi, Giulio Giorello, Pierluigi Odifreddi, Temo Pievani Biologo Evoluzionista, Beppino Englaro, GianEnrico Rusconi, Alberto Faustini, Maria Concetta Mattei, Enrico Franco solo per citarne alcuni… tutti venuti senza compenso. Per organizzare 31 eventi in posti come Muse, Mart, Palazzo della Regione, Palacongressi di Riva del Garda, PalaDolomiti di Pinzolo, Casinò di Arco. Palazzo Panni, Palazzo Bortolazzi ecc…, abbiamo speso 6500 euro di cui 3500 autofinanziati dai soci dell’associazione, e senza nessun finanziamento pubblico dalla Provincia». «Le spese sostenute sono servite per i meri rimborsi viaggio-alloggio dei conferenzieri e poco altro».

Riassumendo il Comitato Uno-Cinque-Cinque-Zero presieduto da Margherita Cogo ha organizzato 3 incontri, in tre giorni, ai quali erano presenti 400 persone, non ha pagato gli organizzatori, non ha pagato i relatori, ed ha speso 224 mila euro di cui 103 mila concessi dalla Provincia autonoma di Trento.

I Laici Trentini guidati da Alessandro Giacomini in 3 anni hanno fatto 31 incontri coinvolto 8400 persone, non hanno pagato gli organizzatori, non hanno pagato i relatori, ed hanno speso 6500 euro di cui zero contributi provinciali.

Entrambi, Uno-Cinque-Cinque-Zero e Laici Trentini hanno dato rimborsi spesa. Ipotizzando rimborsi spesa analoghi rimane un gap che si aggira intorno ai 220 mila euro… Per cosa sono stati usati questi soldi dal Comitato Uno-Cinque-Cinque-Zero? Ci viene ancora in aiuto Margherita Cogo: «A breve metterò il bilancio on line così si capirà meglio il costo». Lo aspettiamo.

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