Vaccinazioni: da stasera in Trentino potranno prenotarsi le persone nate fra il 1962 e il 1966

di Provincia di Trento

Vaccinazioni: da stasera in Trentino potranno prenotarsi le persone nate fra il 1962 e il 1966

Appello del presidente Fugatti: “Prima ci vacciniamo prima saremo un territorio covid-free”

La campagna vaccinale accelera per sconfiggere il virus
La campagna di vaccinazione accelera e già da stasera in Trentino potranno prenotarsi le persone nate fra il 1962 e il 1966 e, dal fine settimana, anche gli invalidi civili al 100% e i loro conviventi e caregiver. Lo ha annunciato nel pomeriggio l’assessore alla salute Stefania Segnana che assieme al dottor Giancarlo Ruscitti, dirigente generale del Dipartimento salute e al dottor Antonio Ferro di Apss, ha fatto il punto della situazione. “Le vaccinazioni proseguono in maniera massiccia – ha detto l’assessore Segnana – abbiamo aumentato gli slot a disposizione dei cittadini e stiamo partendo con una campagna pubblicitaria di informazione e di sensibilizzazione. I vaccini adesso ci sono e dunque possiamo davvero contrastare efficacemente la pandemia”. Parole riprese dal presidente Maurizio Fugatti che insieme all’assessore Segnana ha visitato oggi il centro vaccinale di Cavalese da dove ha lanciato ai trentini un vero e proprio appello: “Prenotate il vaccino – ha detto Fugatti – perché prima lo fate e prima ne usciremo. Il nostro obiettivo è di immunizzare il maggior numero di cittadini e rendere quindi il Trentino un territorio covid-free”.

Il dottor Ruscitti ha chiarito che il progressivo abbassamento delle classi di età è collegato al fatto che adesso le categorie più a rischio contagio, come dimostrano i dati, non sono più fortunatamente gli ottantenni, già immunizzati, ma proprio le classi di età fra i 50 ed i 60 anni. “Nessuna campagna di vaccinazione del resto – ha concluso – ha mai registrato un’adesione pari al 100%”.

Il dottor Ferro ha invece fatto il punto sulla campagna vaccinale fra i sanitari. “Su 18 mila operatori in Trentino – ha detto – sono 5500 quelli che non hanno aderito, ma ritengo che questo numero possa calare. Si sono vaccinati l’89% dei medici e l’81% degli infermieri. Siamo comunque in linea – ha detto Ferro – con quanto avviene nel resto d’Italia. Tutti i vaccini – ha poi ricordato – sono efficaci e ci proteggono, dunque vacciniamoci perchè la vaccinazione – ha concluso – rende liberi”.