Comune di Pinzolo: Bollettino d’informazione

di G. Ciaghi

“IL COMUNE DI PINZOLO: Bollettino d’informazione di: PINZOLO, S. ANTONIO DI MAVIGNOLA, MADONNA DI CAMPIGLIO”

E’ la nuova intestazione del notiziario voluto da Mauro Mancina, appena rieletto sindaco dopo la breve esperienza da primo cittadino con cui concluse il quinquennio interrotto da Eugenio Binelli all’indomani della suo passaggio in Regione. Per quanto riguarda l’intitolazione, la differenza rispetto al prodotto precedente sta nell’aver anticipato il termine Pinzolo e messo in coda quello di Madonna di Campiglio. Anziché restituire nuova vita al vecchio bollettino gli amministratori decidono per una frattura col passato. Così vanno in Tribunale e chiedono una autorizzazione nuova di zecca, rilasciata il 25 novembre del 1995. Cambiano anche il formato (22 cm x 30 cm), la copertina (più grossa rispetto alle altre pagine) e la carta (bianca, più elegante e di un certo spessore), così come la tipografia: da “Antolini Centro Stampa” di Tione, che aveva stampato il primo bollettino, si passa alla “Editrice Rendena”, sempre di Tione. Le pagine rimangono ancora 48. A dirigere la pubblicazione viene incaricata Luisa Masè, responsabile dell’ufficio stampa comunale, di nuova istituzione. La responsabile nel suo primo intervento “Quasi un editoriale per il primo numero” spiega quanto ci si aspetti dall’iniziativa editoriale. Dopo ampio dibattito “ne è conseguito – scrive – un giornalino che vuol dare informazioni e notizie sulla nostra realtà e che soprattutto intende far dire le cose direttamente dai responsabili della nostra economia, della cultura, della politica, e da chi dà vita alle associazioni che svolgono attività nel Comune. In altri termini: il giornalino dovrà nascere dalla collaborazione con i suoi lettori. In questo senso si spiegano le pagine e le rubriche che riproporremo su ogni numero…Abbiamo previsto anche uno spazio relativo all’amministrazione comunale, affinché chi ne fa parte informi sui contenuti e sui risultati del proprio impegno…” Mancina aggiunge: “La riedizione del giornalino comunale, che sono oggi a presentarVi, fa parte, come ho già più volte evidenziato, di un ampio progetto di riforma del modo di intendere la vita amministrativa, che si propone di creare i presupposti affinché il cittadino percepisca l’ente pubblico come struttura al suo servizio. Il giornalino vuole essere uno strumento di contatto e di confronto costruttivo tra la popolazione e i suoi amministratori; per questo saremo lieti di dare spazio alle Vostre opinioni e ai Vostri suggerimenti”. Dalla denominazione “periodico di informazione” usata da Binelli si passa a quella di “giornalino”, cara a Mancina. Nelle prime pagine incontriamo gli assessori (Diego Valentini, Dino Maturi, Giuliano Stedile e Giovanni Maturi) con i loro programmi sui lavori pubblici, sul P.R.G., su turismo, commercio, sport e cultura e sul patrimonio. Seguono gli spazi “autogestiti” dai gruppi consiliari “INSIEME” (maggioranza), e “UNIONE PER IL PROGRESSO” (minoranza). Il primo “incolpa” l’opposizione dei mali del comune; il secondo replica con uno sberleffo: “ CUCCURRUCCU!”, scritto a caratteri cubitali sul recto di un foglio, e “PALOMA” sul verso. Completano il tutto una serie di informazioni su APT, Funivie di Campiglio e di Pinzolo, scuola media, biblioteca, università della terza età, l’Ancora, ufficio tributi, e l’elenco delle principali associazioni di volontariato. Interessanti le notizie sulla Fiera di San Michele al Folón di Pinzolo desunte dalla lettura di una pergamena, l’ultima dell’archivio storico (22 febbraio 1718). A pagina 47 un questionario rivolto ai lettori per saggiare il loro gradimento sul notiziario e invitarli a collaborare alla sua stesura con idee e suggerimenti.
Dopo lunga pausa esce il numero 2 . Siamo nell’aprile del 1997. Medesima è la veste editoriale, ma le pagine sono cresciute a 60. I contenuti rispecchiano quelli del primo numero, ma sono trattati in maniera più approfondita, in particolare quelli che parlano della Spa Funivie di Pinzolo e del “collegamento” con Madonna di Campiglio, quelli sul PRG e quelli sul Centro Congressi da realizzare al Prato del sogno.
L’ultimo bollettino, uscito col numero 6 (vi vengono contati anche i notiziari usciti nei primi anni ’90) è una monogarfia sulle ipotesi di collegamento tra gli impianti del Doss del Sabion e quelli di Patascoss.