Festeggiata Cecilia Maffei, medaglia di bronzo ai mondiali di Bormio

di G. Ciaghi

Tanta gente lunedì sera, fatta soprattutto di giovani praticanti le discipline del ghiaccio, i rappresentanti delle associazioni sportive con i loro gagliardetti, locali ed ospiti hanno riempito piazza Carrera per festeggiare Cecilia Maffei reduce dai mondiali di Bormio con una medaglia di bronzo appesa al collo, conquistata nella disciplina dello short track. Manifestazione organizzata dalla Pro loco per rendere omaggio a una pinzolese doc. [/A_CAPO]
Anselma Cereghini, la simpatica presentatrice del Coro Presanella, con il garbo e la verve consueti ne ha delineato la personalità e richiamato le imprese agonistiche ripercorrendone la carriera tra gli applausi del pubblico; il sindaco William Bonomi l’ha ringraziata a nome della comunità consegnandole un artistico fiore dell’alpe realizzato da Mastro 7. La nostra atleta – 25 anni e già due olimpiadi alle spalle: Torino (con bronzo nella staffetta) e Vancouver (trasferta sfortunata per la caduta di una compagna in finale) – nei campionati mondiali disputatisi a Bormio all’indomani delle Olimpiadi, responsabilizzata dall’assenza di Arianna Fontana, la star del gruppo infortunatasi in Bulgaria, ha letteralmente trascinato sul podio la squadra italiana, conquistando nelle eliminatorie la finale A (con vittoria nei 1.000 metri e nello sprint dei 500 metri, terzo posto nei 3.000 e nella staffetta con le compagne Katia Zini, Martina Valcepina e Lucia Perretti) e assicurandosi poi il bronzo nella classifica a squadre dietro a Corea e Canada, ma davanti alle fortissime giapponesi per soli due punti. “Il confronto con le nipponiche è stato emozionante ed esaltante al tempo stesso” ci ha confessato una Cecilia raggiante. “Ero riuscita a impormi nella prova dei 3.000 metri, mi ero piazzata terza nei 1000 e con i 500, secondo posto realizzando in 44”425 il mio record personale, ci eravamo messe davanti a loro. Ci rimaneva da controllare le asiatiche nella staffetta, cosa che abbiamo fatto nel migliore dei modi”. “La soddisfazione è stata enorme – ci ha detto – anche per i complimenti dei miei superiori (gareggia per il G.S. Fiamme Azzurre della Polizia penitenziaria) Bonanni e Sacco presenti alle gare, e per essere riuscita a ripagare le fatiche dei nostri allenatori Magarotto e Antoniolli, che hanno creduto in noi e ci hanno sostenuto sotto l’aspetto mentale. Il problema infatti, dopo le fatiche e la delusione delle Olimpiadi, era quello di esserci con la testa. Ci siamo riuscite. Dentro di noi poi, data l’assenza della Fontana, c’era in più una grande voglia di dimostrare anche noi quanto valessimo, una motivazione in più. E la medaglia di bronzo, insperata, ci ha premiato. Di andare così bene a fine stagione, in un anno per me già straordinario, proprio non me lo aspettavo”. [/A_CAPO]Immaginiamo che Cecilia, tenace e caparbia com’è, stia già pensando in cuor suo a prendersi altre soddisfazioni… [/A_CAPO]