Pinzolo: Oratorio del Club armonia e del coro Sosat

di G. Ciaghi

Era da gran tempo che Pinzolo non ospitava una recita di tale spessore. E la domanda, spontanea, che ci si è fatti è stata: “Come mai?” Il pretesto che la chiusura del Laurentianum aveva privato il paese di un teatro e dell’attività ad esso connessa, adotto’ sempre a giustificazione di una carenza di iniziative, sabato sera ha dimostrato di non reggere. Le cause probabilmente sono altre, legate alla cultura e agli interessi della popolazione. La parrocchiale di San Lorenzo, messa generosamente a disposizione da don Benito, ha dimostrato di reggere il confronto con qualsiasi palcoscenico. Anzi! L’ottima acustica e la sacralità dell’ambiente hanno rappresentato dei valori aggiunti. A parte il fatto che la chiesa è il luogo deputato ad ospitare un “Oratorio” come quello prodotto dal Coordinamento Teatrale Trentino sulla tragedia di Stava. Essere riusciti a portarlo in Giudicarie insieme ad una serie di altri eventi di qualità è un merito che va riconosciuto a Carola Ferrari e a Loreta Failoni, assessore alla cultura nei comuni di Pinzolo e di Tione, alla loro sensibilità e alla loro voglia di fare. Ad assistere allo spettacolo, coinvolgente e stimolante, sono arrivati a Pinzolo persino due pullmann di persone da Tione ed uno sceso da Madonna di Campiglio; oltre a parecchia gente del posto e a numerosi ospiti, usciti di casa o dagli alberghi nonostante il freddo della serata. Il termometro segnava – 12°. Fra questi l’ex presidente delle Acli Giovanni Bianchi, col suo carisma. Si trovava quassù a celebrare il 25° anniversario di Scinsieme, la grande festa sulla neve delle Acli. Ha voluto presenziare alla recita ed ha ricordato come nel luglio del 1985 i soci delle Acli si fossero trovati in vacanza proprio in val di Fiemme e avessero vissuto con intensità quella tragedia. “Là dove scivola la terra” , dovuto alla penna e all’intelligenza critica di Renzo Fracalossi e alla creatività di Andrea Zanotti, ha recuperato al teatro la sua funzione originaria, quella di scuola per i cittadini, tipico della tragedia greca. Mescolando, proprio come in quella, la forza della parola alle sottolineature del coro e alle suggestioni della musica gli attori del Club Armonia, i coristi della “SOSAT” ed i musicanti dell’ Ensemble “Diapason” sono riusciti a comporre una sorta di grande memoria laica e di preghiera universale, dove gli elementi della natura che si scatenarono in quei terribili minuti sono diventati protagonisti della vicenda teatrale. La Natura si processa, e porta in tribunale l’uomo, perché anche lui risponda del proprio operare. E forse è stato proprio lui, con le sue brame di ricchezza e di potere, l’unico vero responsabile di quell’eccidio. Interpretato come meglio non si poteva da un cast di attori veramente bravi ed accompagnato da brani musicali e da inni struggenti e delicati, capaci di evocare dentro gli spettatori sensazioni ed emozioni come capita poche volte, l’oratorio ha suscitato applausi a non finire e commenti lusinghieri in quanti vi hanno assistito.[/A_CAPO]

L’oratorio nella chiesa di San Lorenzo