Posizione del Patt in consiglio a Pinzolo e programmi del Direttivo

di G. Ciaghi

“Non abbiamo mai pensato di mettere in crisi chi oggi governa il comune a Pinzolo”, chiarisce Paolo Lorenzetti, neosegretario della sezione Patt Pinzolo Val Rendena. “Ci siamo candidati a sostegno di William Bonomi. Gli elettori che ci hanno premiato – siamo stati la lista che ha avuto il maggior incremento – sapevano con chi ci eravamo schierati. E noi siamo di parola. Staremo nell’attuale maggioranza fino alla fine, anche se i nostri capi a Trento si sono lasciati infinocchiare da voci allarmistiche e pare diano credito ad una presunta nostra intenzione di voler abbandonare gli alleati e far cadere l’amministrazione di Pinzolo. Ci si domanda perché non siano venuti a parlare con noi, a sentire le nostre ragioni anziché ascoltare voci interessate e svenderci”. “Credo di essere stata chiara nella seduta di insediamento del consiglio comunale”, aggiunge Carola Ferrari. “All’invito del sindaco a passare nei banchi dell’opposizione, gli risposi che mai l’avrei fatto, che faccio parte della maggioranza, che in seno ad essa mi confrontero’ sui problemi della comunità e ad essa portero’ le istanze della gente di Pinzolo e della sezione Patt”. Si augura che “per il futuro non si ripetano atti d’imperio, per altro illegittimi, da parte dei membri centrali del partito e che si ritorni a rapporti più sereni e corretti, soprattutto rispettosi della volontà dei tesserati”. Se la montagna non va a Maometto è Maometto che va alla montagna!. Così il nuovo Direttivo della sezione, dopo essersi riunito un paio di volte, l’ultima venerdì sera in una riunione prolungatasi fin verso mezzanotte per spiegare ad Ottobre la posizione assunta, in primis la volontà di creare una lista col simbolo del Pat per le elezioni della Comunità di valle, ed i programmi in cantiere, lunedì sera (2 agosto) si è recato a Trento nella sede di Corso 3 Novembre. Dove ha incontrato il presidente Walter Kasswalder, e, dopo aver chiarito aspetti a lui sconosciuti di quanto capitato a Pinzolo e in Rendena ed essersi confrontato con lui, ha ottenuto il suo consenso sulla decisione di presentarsi in proprio alle elezioni dell’autunno. C’è parecchio entusiasmo nei nuovi eletti e tanta voglia di fare. “Vogliamo che ai nostri incontri partecipino i nostri iscritti presenti nelle istituzioni pubbliche, negli enti e nelle associazioni” spiega Marco Loranzi. E’ il vicepresidente, un po’ l’anima operativa del gruppo. Ha in programma di trovare una sede propria, magari a metà valle, ove convocare gli iscritti ad esprimersi sugli ordini del giorno dei vari comuni prima delle sedute di consiglio, così che i rappresentanti si facciano portavoce delle istanze della base. Ma soprattutto ha in mente di incontrare gli iscritti di tutte le valli delle Giudicarie per costruire una lista autonomista, rappresentativa di tutte le zone, col simbolo del Patt in vista delle elezioni d’autunno per la Comunità di valle. Donatella Sartori fatica a digerire il trattamento riservato alla Ferrari a Pinzolo. Lei si sta impegnando al massimo per creare consenso intorno al Pat in tutta la Val Rendena. E ci sta riuscendo. Tanta amarezza sentiamo in Luciano Binelli, il presidente onorario. E’ dispiaciuto per il comportamento di Matteo Campigotto, nominato assessore da William Bonomi: “E’ stato lui la causa di tutto questo ambaradan. Avesse rispettato i nostri patti interni, come fanno gli uomini di parola e i galantuomini, e non avesse accettato le lusinghe del sindaco, probabilmente non si sarebbe arrivati a questi punti. Invece per interessi suoi personali ha tradito gli accordi assunti prima delle elezioni e gli elettori del Patt. E’ chiaro che è con lui, non con il sindaco che occorrerà confrontarci”. Parla della crescita del Pat locale nelle amministrative, dove oggi puo’ contare su quattro consiglieri comunali (Carola Ferrari e Matteo Campigotto a Pinzolo, Marco Loranzi e Donatella Sartori a Vigo Rendena), dei riscontri positivi in ambito femminile, della richiesta di ritesserarsi da parte di vecchi autonomisti che si erano eclissati, recuperati dalla nuova voglia di fare politica, in maniera partecipata, con il coinvolgimento degli iscritti, che il nuovo corso sta portando avanti.[/A_CAPO]

Il Direttivo del Patt al lavoro