Serata del Mistero dei Monti con la regista Wertmuller

di Apt CampiglioPinzolo

LINA WERTMÜLLER: MADRE DI IMMAGINI

Si prosegue con il Nobel Betty Williams (martedì) e il giornalista Marco Albino Ferrari (venerdì)

Dopo il debutto con il cardinale Walter Kasper è proseguito ieri con Lina Wertmüller, la regista italiana più famosa nel mondo, prima donna a ricevere quattro nomination all’Oscar, l’intenso programma del “Mistero dei Monti”, promosso dall’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, che quest’anno, nell’edizione del decennale, sta conducendo gli affezionati ospiti di Madonna di Campiglio a scoprire l’aspetto femminile della montagna.

Come nasce un film? Da dove si prende l’ispirazione? Come si diventa una madre di immagini?

Questo sono le prime domande che vengono in mente incontrando un personaggio carismatico e particolare come Lina Wertmüller.



Con i suoi inconfondibili occhiali bianchi (un paio dei 5.000 che è stata costretta ad ordinare alla fabbrica produttrice, a causa della particolarità della montatura), in un elegante vestito nero, la Wertmüller ha fatto il proprio ingresso al salone Hofer di Madonna di Campiglio accompagnata dagli applausi del numeroso pubblico presente.

Prima regista donna candidata al Premio Oscar nel 1977, continua ad avere verso il mondo quell’atteggiamento curioso, ma nel contempo ironico, che la contraddistingue.

Un’intervista biunivoca, così possiamo definire l’incontro, durante il quale la regista non solo ha risposto alle domande con battute e motti di spirito, ma le rivolgeva anche al suo intervistatore, il direttore del “Trentino” Alberto Faustini, da buona direttrice di immagini e di storie quale è.



La fortuna e il destino sono i due filoni che hanno accompagnato la sua vita e che le hanno permesso di realizzare film memorabili e di avere successo anche oltreoceano. “Il che non è poco”, ha sottolineato puntuale Faustini che ha raccontato di come Lina, proprio durante la cerimonia degli Oscar, si sia fatta sostituire da un’altra donna. “Perché?”. “Perché credo poco al successo e all’insuccesso – ha spiegato la regista – e non credo affatto nei premi. E poi mi piaceva l’idea di fare uno scherzo all’America; e così è stato”.

Questa è LinaWertmüller, la regista che non ama parlare di sé stessa, ma che diventa una maestra quando deve raccontare le storie degli altri e descrivere la realtà.

Impegnata da sempre nel sociale, ha recentemente scritto un libro i cui proventi andranno interamente alle zone terremotate dell’Emilia. In cantiere tanti progetti, tra i quali la sua biografia.

Il “Mistero dei Monti” prosegue per tutto il mese di agosto. Martedì 7 agosto, alle 17.30 presso il salone Hofer, incontro con il premio Nobel per la pace Betty Williams (presenta il giornalista Paolo Ghezzi e introduce Lia Giovanazzi Beltrami, assessore alla Solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento). Mercoledì 8, alle 21 al PalaCampiglio con ingresso libero, proiezione del film “La montagna al femminile”, film italiano per la regia di Ingrid Runggaldier e Lochen Muller. Venerdì 10 agosto, alle 21 presso la sala Rainalter, “La via del lupo”, incontro con Marco Albino Ferrari, giornalista e direttore di Meridiani Montagne (presenta Roberta Bonazza). Sempre venerdì, alle 18 presso il “PalaCampiglio”, sarà proiettato per la prima volta dopo la presentazione al “TrentoFilmFestival” il film “Sentiero Bruno” per la regia di Roberta Bonazza, dedicato al grande alpinista Bruno Detassis.

Lina Wertmuller a Campiglio