W. Bonomi dopo il bando di gara di “Trentino sviluppo” e …

di G. Ciaghi

“Trentino Sviluppo: impresa, innovazione, sostenibilità” ha pubblicato sui quotidiani di martedì il bando di gara aperto alle ditte di tutta Europa interessate ad ottenere l’appalto per realizzare l’impianto a fune ad ammorsamento automatico funzionale al sistema di mobilità integrata “Pinzolo/Madonna di Campiglio”. La base d’asta è di 23 milioni di euro, esclusa l’Iva. Si tratta di un contratto misto di fornitura e posa in opera, con accessori e servizi, che abbraccia però anche la gestione dell’impianto per 20 anni. Le offerte vanno presentate dalle imprese entro il 10 luglio. Il 20 luglio verranno affidati i lavori, che potranno cominciare da subito. La consegna dell’opera ultimata è prevista per il novembre 2010. Il progetto si articola in tre settori: dalla stazione di partenza alla Pùza dai Fo’ (servita attualmente da una pista e da una telecabina che scendono dal Doss del Sabion), a quota 1.661 m s.l.m dirimpetto a Sant’Antonio di Mavignola, si raggiungerà la stazione intermedia di Plàza all’imbocco di Val Brenta a 1.140 m s.l.m.; da Plàza si salirà ad una seconda stazione intermedia, quella del Colarìn (all’ingresso di Madonna di Campiglio, pressappoco all’imbocco della tangenziale in galleria) a 1.514 m s.l.m, e da qui con un ultimo salto si arriverà alla stazione di arrivo a Patascoss, a quota 1.753 m s.l.m. Portata delle telecabina 1.800 persone ora, velocità massima 6 metri al secondo. Lo scorso 12 maggio la Pat aveva emanato la concessione delle licenze per la costruzione e la gestione della struttura, ultimo step del lungo iter burocratico. Dopo questo atto lunedì 25 si è proceduto alla pubblicazione del bando. Questa che abbiamo illustrata è la parte di collegamento in carico alla Provincia. Ma ce n’è un’altra, altrettanto importante, in carico alla spa Funivie di Pinzolo. E’ la prima parte, quella che dal Tulot di fronte a Carisolo porta con una nuova telecabina alla Cioca e poi a Gruàl sul Doss del Sabion per scendere alla Pùza dei Fo’. Di questa le Funivie hanno già appaltato i lavori relativi alla telecabina (in foto la nuova cabina) “alla ditta Leitner, altamente specializzata in questo campo”, come ci ha dichiarato William Bonomi. Che ha anche manifestato “grande soddisfazione perché le relative opere murarie offriranno alle ditte locali l’opportunità di lavorare in momenti di grave crisi come l’attuale”. “Devo proprio ringraziare tutti – conclude – soprattutto gli organi provinciali, che lunedì’ mattina (25 maggio) hanno rilasciato anche alla Spa Funivie le concessioni necessarie a realizzare gli impianti di loro competenza. Così entro fine giugno potranno cominciare anche questi lavori”.[/A_CAPO]

Una cabina della nuova telecabina del Tulòt