Cooperativa di Pinzolo, ‘trionfo’ ci sarebbe stato se all’assemblea…

di Giuseppe Ciaghi

Famiglia Cooperativa di Pinzolo, “trionfo” ci sarebbe stato se all’assemblea avessero partecipato almeno la metà dei soci…

Leggo sulla vostra pagina: «Famiglia Cooperativa di Pinzolo, trionfo di William Collini»

Trionfo ci sarebbe stato se ci fosse stato un Paladolomiti strapieno, con i soci accalcati per entrare.

Se ci fossero stati 1500 soci. Allora sì, sarebbe stato un trionfo. Purtroppo all’Assemblea della Famiglia Cooperativa su 2158 soci se ne sono presentati meno di 500. Sono passati i tempi in cui i presidenti si eleggevano con più di 700 preferenze nonostante i soci fossero poco più di mille. Ma sembra ormai lontano anche quel 27 gennaio 2013 data dell’ultima assemblea in cui si erano confrontati per la Presidenza Ornello Binelli e Luciano Caola. Allora i soci presenti erano circa un migliaio.

Ora, dopo due anni la partecipazione all’assemblea è dimezzata. Non si sa chi ringraziare. Si può solo gridare al Miracolo che ci ha donato il Commissariamento.

Così venerdì sera abbiamo assistito ad una delle sedute meno partecipate nella storia recente della Famiglia Cooperativa; anche di quando i soci erano intorno al migliaio. William Collini, dopo aver provocato con le sue dimissioni, insieme a quelle di Riccardo Maturi, precedute da quelle del direttore Carlo Gualdi, il commissariamento dell’azienda, con relativi gravi danni d’immagine ed economici per la società, ha avuto due anni per preparare la propria candidatura e la squadra a suo sostegno, ma ahimè ha dovuto assistere come tutti noi alla miseria di una partecipazione di solo un quarto dei soci. Una sconfitta per tutti.

Leggo ancora: «William Collini prende il doppio dei voti di Ciaghi…». Ci mancherebbe. Se avessi avuto qualche mira di fare il Presidente della Famiglia Cooperativa forse avrei potuto decidere qualche giorno prima. Ma ho 75 anni e credo di aver già dato quello che potevo dare alla Famiglia Cooperativa a livello di amministratore. Ho deciso di candidare il giorno prima dell’ultima assemblea quando ho visto che l’unico candidato Presidente era William Collini. Impossibile per me accettare un plebiscito a favore di chi ha invocato con le sue dimissioni il Commissariamento.

Così ho deciso di proporre un’alternativa, e di garantire una votazione, e mi sono candidato. Anche se all’insaputa della maggior parte dei soci, e nonostante sulla scheda di votazione non comparisse il mio nome in quanto la candidatura era arrivata a schede ormai stampate, ho raccolto ben 171 preferenze, ciascuna scritta a mano!. Aldilà di ogni aspettativa, visti i soci presenti e il loro orientamento. Lo considero un attestato di stima fuori dall’ordinario, della quale ringrazio quanti hanno capito e condiviso con me certe perplessità. Detto questo, nonostante tutte le mie perplessità, spero che il nuovo Consiglio e il nuovo Presidente abbiano la forza e la caparbietà per riconquistare la fiducia dei soci e riescano a guidare al meglio la Famiglia Cooperativa in un momento non privo di difficoltà.

Giuseppe Ciaghi