Gentile Sig. Giacomini

di Margherita Cogo

Gentile Sig. Giacomini,

facile fare una gran confusione se si parte prevenuti:
– ho fatto riferimento alla mia vita privata non in relazione alle liquidazioni, perchè davvero colgo molta morbosità su tutto ciò che mi riguarda pubblico e privato;
– non potevo non approvare quella legge ritenuta necessaria e infatti anche la nuova normativa non mette in discussione i suoi principi fondanti;
– non sono mai stata Presidente della Provincia e nel momento della approvazione della legge ero solo Consigliere;
– ho sempre detto che ero disponibile a un patto e a una rinuncia volontaria ma  il patto non lo si è voluto sottoscrivere;
– il linciaggio lo trovo non accettabile e l’attenzione solo su di me anche;
– la legge approvata non pare corretta sotto il profilo giuridico e dunque è bene verificarne la legittimità;
– sono convinta che il lavoro di un legislatore vada compensato e sicuramente mi sento di affermare che ho lavorato al meglio delle mie capacità, sopportando offese e critiche sommarie come la Sua, che non fanno che rafforzarmi nella convinzione che ormai solo la demagogia funziona;
– dei soldi legittimi che intascherò mi piacerà decidere volontariamente che farne.

Cordialmente
Margherita Cogo