Il Sindaco di Pinzolo risponde all’interrogzione di Luciano Caola

di Michele Cereghini

RISPOSTA INTERROGAZIONE

Visto che anche Lei, consigliere Caola, prima di porre i Suoi quesiti, si è dilungato in una corposa premessa, anch’io mi prenderò questa libertÁ .
Le liste che mi hanno sostenuto nelle elezioni dello scorso anno, come Lei ben saprÁ , erano tre e tutte civiche.
Penso sia altrettanto chiaro e comprensibile ad ognuno che i candidati delle liste civiche hanno le loro simpatie politiche per cui, in occasione di consultazioni provinciali o nazionali, votano per i partiti da cui meglio si sentono rappresentati.
L’Assessore Binelli non sfugge a questa logica. Oltre a ciò, da persona coerente qual è, non ha mai fatto mistero delle sue simpatie politiche. E, consigliere Caola, converrÁ  con me che il libero ed insindacabile esercizio del proprio diritto di voto è una delle garanzie di cui godiamo quali cittadini di questa Repubblica.
Il fatto poi che rappresentanti del PD quali l’avv. Olivieri e il Vice Presidente della Giunta Provinciale si siano spesi in favore della mia coalizione anziché, come hanno fatto ben più numerosi politici provinciali, in favore delle liste che proponevano il Sindaco uscente non significa assolutamente che mie liste civiche si siano tinte di un qualsiasi colore. L”™ho detto durante la mia campagna elettorale e lo ripeto qui: il “partito politico” per il quale io e tutta la mia squadra tifiamo fortemente si chiama Pinzolo. Per amministrare un Comune non serve indossare una casacca, di qualsiasi colore essa sia. Bisogna avere idee e la capacitÁ  e la forza per realizzarle, agendo con determinazione, dirittura morale e onestÁ . Se i cittadini di Pinzolo, nella scorsa tornata elettorale, hanno scelto la mia coalizione anziché quella in cui militava Lei, consigliere Caola, vuol dire solamente che hanno dato fiducia a persone nuove rispetto a quelle di prima. La mia maggioranza non è schierata con nessuno ed ha un”™unica stella polare: il bene del nostro paese; nulla e nessuno potranno distoglierci dal nostro obiettivo.
Non ho mai chiesto a chi è entrato a far parte delle mie liste se aveva o meno una tessera di partito in tasca. Non ne ho il diritto e, a dirla tutta, non mi interessa nulla.
E ora le risposte.

1) non è mia abitudine e soprattutto, non rientra sicuramente tra i miei compiti istituzionali, commentare le affermazioni che escono dalla bocca dei politici. A maggior ragione quando il politico arringa un pubblico particolarmente caldo e sensibile a taluni argomenti.
Come ognuno di noi seduti attorno a questo tavolo ho le mie idee in proposito, ma non sono tenuto ad esprimerle in questo pubblico consesso. Ancora una volta mi supporta la Costituzione: sono libero di esprimere i miei pensieri ma non sono obbligato a farlo. E questo, si badi bene, è un principio generale che non riguarda quindi solo il caso di specie. Se dovessimo commentare tutte le esternazioni, talvolta improvvide, di cui i nostri politici ci gratificano quotidianamente passeremmo le giornate in discussioni interminabili e, soprattutto, sterili.
Quale primo cittadino di questa comunitÁ  posso essere richiesto di giustificare il comportamento dei miei Assessori e Consiglieri mentre svolgono i loro compiti istituzionali e, stia tranquillo consigliere Caola, che qualora ve ne fosse la necessitÁ  non mi esimerò dal farlo. La loro partecipazione a partiti politici o a comizi è assolutamente libera e garantita dalla Costituzione. Ogni mia interferenza a riguardo, oltre a non essere gradita dai singoli, sarebbe solo una indebita intrusione nella loro vita privata.
Per quanto riguarda la “collocazione politica dell’attuale maggioranza di governo” ripeto che la mia è una maggioranza formata da tre liste civiche e che nulla è mutato dal mio insediamento in carica.

2) la cifra di cui ha parlato l’Assessore Binelli (3 milioni) è, purtroppo, errata in difetto. Come ho avuto occasione di scrivere sul periodico comunale si tratta di un importo ben superiore (a proposito, nel periodo antecedente alla mia entrata in carica le somme versate alla Provincia erano ancora più consistenti e nessuno di voi, a quanto mi consta, si è mai dato da fare nelle sedi opportune per vedere di ridurre questo autentico salasso; mi risulta, invece, che il Comune è ancora impegnato a pagare le ultime rate di queste cifre che, molto generosamente, avete deciso di lasciarci in ereditÁ !).
Questa cifra entra a far parte del cosiddetto “fondo perequativo provinciale” che viene poi redistribuito sulla base di parametri stabiliti dalla Giunta Provinciale, previo parere del Consorzio dei Comuni, ad altri Comuni trentini. Cosa poi ne facciano i destinatari non è dato sapere.

3) non penso rientri tra i compiti istituzionali del Sindaco o dei singoli Consiglieri comunali quello di dare indicazioni per il futuro referendum costituzionale. Io so giÁ  qual è la mia posizione in merito e la esprimerò nella dovuta sede: la cabina elettorale. Non posso però mettere il bavaglio a nessuno perché rientriamo, ancora una volta, nel campo della libera espressione delle proprie opinioni.

4) quest’anno il capannone per la festa delle giovenche ha avuto costi realizzativi inferiori a quelli degli altri anni. L”™importo di aggiudicazione stabilisce un compenso di Euro 11.495,00 più iva per la ditta che si è aggiudicata il confronto concorrenziale.
La struttura viene montata su un terreno che non è di nostra proprietÁ  e quindi il Comune richiede preventivamente alla SocietÁ  Funivie la disponibilitÁ  dell’area per il tempo strettamente necessario allo svolgimento della manifestazione. Il capannone doveva essere montato entro le ore 12.00 di mercoledì 31 agosto per dar modo al Comitato organizzatore di predisporre gli arredi in vista della prima serata dell’evento programmata per giovedì 1 settembre. E ciò è stato fatto.
Se la locale sezione della Lega Nord ha richiesto alla SocietÁ  Funivie la disponibilitÁ  del piazzale per qualche giorno di agosto e, ottenutala, ha poi contattato la ditta aggiudicataria per concordare un extra-compenso per il montaggio anticipato, questo non è sicuramente affare del Comune. I costi sostenuti dalla Lega Nord sono regolarmente documentatati e non vanno considerati, in alcun modo, come riduzione di oneri a favore del Comune perché originano da un contratto di diritto privato tra il partito organizzatore dell”™evento e i singoli soggetti fornitori di servizi.
La mia amministrazione, particolarmente sensibile alle problematiche della sicurezza, ha preteso che la struttura, prima dell’utilizzo, fosse collaudata e certificata. Visto che la Lega Nord avrebbe utilizzato per prima il capannone si è sobbarcata questo onere. E questo, oltre a garantire la sicurezza della struttura e sgravare da parecchie responsabilitÁ  gli organismi utilizzatori, è stato un bel risparmio perché se il capannone non fosse stato collaudato e certificato dalla Lega, il relativo onere avrebbe gravato sul Comune di Pinzolo o sul Comitato organizzatore. Tutte cose che quando Lei, consigliere Caola, era Assessore nessuno si sognava di fare o di pretendere, caricando così un”™enorme responsabilitÁ  sulle spalle degli organizzatori della manifestazione.
L’affermazione attribuita all’on. Salvini che il “Comizio è reso possibile proprio dalla Festa” credo infine vada letta nel senso che la Sezione locale della Lega Nord non avrebbe sicuramente potuto sobbarcarsi l’intero onere del capannone e non che la festa – come sembra sottendere la Sua affermazione sibillina – sia stata organizzata dall”™assessore Binelli con oneri a carico del bilancio comunale.
Spero di aver compiutamente risposto alle Sue domande. Rimango comunque a Sua completa disposizione qualora non si ritenesse soddisfatto.