Il turista ce lo chiede, la nostra gente se lo merita

di Maestri-Collini

IL TURISTA CE LO CHIEDE, LA NOSTRA GENTE SE LO MERITA

Michela Maestri – Patrick Collini

Da oltre 20 anni lavoriamo nel settore del turismo, e in questi mesi abbiamo avuto svariate occasioni di confronto su questo importante tema con la nostra gente, con molti operatori, oltre ai tanti turisti che le nostre professioni ci portano ad incontrare quotidianamente. La campagna per le amministrative ha rivitalizzato il dialogo e il confronto fra le persone, e questa è una cosa molto positiva.

Abbiamo quindi raccolto informazioni, consigli, stimoli e non da ultimi timori…sentiamo ora il dovere assieme alla nostra coalizione di imprimere una svolta significativa al sistema; di metterci al servizio della collettività con tutta l’esperienza, la competenza e la massima disponibilità cui disponiamo.

La priorità del nostro programma è il rilancio dell’ economia locale, sarà pertanto primario per la nuova amministrazione restituire energia e fiducia al sistema sociale ed economico, il cui fulcro è il turismo e l’ospitalità in tutte le sue forme.

Prima di avanzare qualsivoglia proposta, o prima di immaginare qualsiasi progetto, è bene fare un’analisi della situazione attuale del comparto economico-turistico.

La crisi, la congiuntura economica, le mode, ecc. sono cause del calo che un amministratore locale non può certo sanare; su molti aspetti, però, un’amministrazione attenta può davvero far la differenza: la cura e la pulizia dei luoghi, la sicurezza e la vivibilità del paese, la pedonalizzazione di alcune aree, la qualità e la quantità di servizi, il numero e la fruibilità delle strutture e molto altro.

Le problematiche di bilancio di questo momento storico, impongono ad ogni settore di “fare con meno”. Le amministrazioni comunali devono tenere ancora più attenzione ai costi, oltre che, ovviamente, agli sprechi. Tra i tanti compiti del comune c’è sicuramente quello di porsi come interlocutore principale per la messa in campo di scelte strategiche per la crescita del territorio. Il rilancio del trainante settore turistico, che deve generare sviluppo sia in termini di introiti diretti che di indotto, deve riqualificare ulteriormente l’offerta, dare garanzia che queste scelte -che impiegheranno le risorse di tutti noi- portino uno sviluppo reale e tangibile, un’effettiva aggiunta di valore al sistema.

Senza ombra di dubbio le singole strutture ricettive e commerciali vengono riqualificate con ingenti capitali, ma poi gli enti pubblici, le funivie e le Apt, devono saper tradurre in sinergia gli sforzi profusi da tutti affinché gli operatori diventino protagonisti attivi della gestione dell’economia turistica.

Dobbiamo garantire una regìa competente, un focus d’osservazione mirato, a cui devono partecipare i rappresentanti di tutti gli attori del settore turistico-economico, che deve essere in grado di evidenziare criticità, specificità e potenzialità del nostro territorio, realizzare sintesi e unione d’intenti, cancellare gelosie da campanili e invidie da orticello, che ai comandi veda gente capace e motivata, per conseguire gli obiettivi prefissati; che riesca a farci recuperare quell’eccellenza che molti ci hanno invidiato, tenendo ben presente che tipicità e specificità non devono essere svendute.

Abbiamo risorse uniche, siamo circondati da un ambiente dall’enorme potenziale: territorio, Dolomiti, terme, impianti sciistici, luoghi di cultura, il tutto rafforzato dalla presenza del Parco Naturale Adamello Brenta, di figure professionali come maestri di sci, guide alpine, associazioni, volontari …

L’amministrazione comunale deve avere parte attiva nelle scelte, deve dialogare con gli altri enti e le varie categorie del comparto turistico – economico per favorire uno sviluppo armonico delle scelte e delle politiche di marketing al fine di individuare target di clientele più appetibili, non solo per il comparto ricettivo o impiantistico, ma anche per commercianti, ristoratori, maestri di sci, agricoltori, ecc.

I riflessi di tale orientamento avranno un peso consistente sulla competitività della nostra proposta territoriale.

E’ fondamentale predisporre in collaborazione con Apt, operatori turistici, amministratori locali, funivie, Parco,etc un piano di sviluppo turistico – economico della paese e della Val Rendena.

Dobbiamo porci in maniera sempre più attrattiva; il comune deve essere promotore di un salto culturale che vede ogni cittadino prima, ed ogni operatore poi, sempre più responsabile. Il paesaggio deve essere al centro delle scelte, il risparmio del suolo, assoluto. L’amministrazione deve intervenire in quelle casistiche che non sono più accettabili dal punto di vista paesaggistico, recuperare strutturalmente le situazioni che lo richiedono per creare armonia tra le varie aree (centro storico, aree sportive, zone commerciali…), tenendo conto delle tre località; abbiamo l’angolo di paradiso Pinzolo, La perla delle Dolomiti Madonna di Campiglio e il favoloso balcone sul Brenta che è Mavignola.

Pinzolo e Campiglio si sono costruiti negli anni il ruolo di protagonisti sul mercato turistico, purtroppo negli ultimi anni questa nostra eccellenza si è in qualche modo offuscata:

le scelte attuate in questo decennio, hanno portato la nostra località ad affermarsi sul mercato invernale per lo più a livello internazionale, -per quanto riguarda Pinzolo, però, a discapito del mercato italiano) ed in primis del target famiglia, che è e deve rimanere il mercato di riferimento per questa località-; ma quello che è più grave e preoccupante è la perdita di appeal e competitività dell’offerta estiva in molti suoi aspetti.

La mancanza di un’offerta estiva deriva non solo dalla crisi economica globale; noi stiamo soffrendo più dei nostri competitors, che a questo punto non possiamo neanche più ritenere tali, ma anche da politiche promo- commerciali sterili che non ci hanno consentito di rimanere al passo coi tempi, che non hanno ripagato tutti gli operatori del settore che hanno investito e creduto nella nostra località; i loro sforzi non sono stati contraccambiati da scelte altrettanto attente ed in linea con l’evolversi del turismo in questi anni.

Quelle località che ci guardavano come esempio da emulare ora sotto molti aspetti ci hanno sorpassato: Andalo si è affermata con successo su più mercati: invernale, estivo, famiglia, terza età, vacanza attiva!! la Val di Fassa ha sapientemente sfruttato il riconoscimento alle Dolomiti come Patrimonio dell’Unesco in primis come trampolino per la stagione estiva ed ora per la destagionalizzazione…la Val di Sole per l’offerta sportiva….

Ora siamo noi che dobbiamo attivarci e recuperare il tempo perduto, ora più che mai è necessario fare appello alla capacità di affrontare le sfide senza tentennamenti o pessimismi rassegnati. Dobbiamo innanzitutto condividere un’identità territoriale, che come tale è solo nostra, delle nostre frazioni. Siamo in questa difficile situazione e dobbiamo trovare il modo di uscirne; non saremo più all’avanguardia nelle scelte, molto probabilmente non stupiremo nessun mercato con le nostre azioni promo – commerciali, ma saremo costretti ad inseguire i nostri competitors…, con la speranza di raggiungerli e chissà mai,un domani, di sorpassarli e tornare ad essere quella preziosità che la maggior parte di noi vuole, crede e spera di poter riaffermare.

E’ stato perso terreno nell’offerta estiva, portandoci così ad estati sempre più brevi, in attesa del grande evento, incrociando le dita per le condizioni meteo, a vantaggio dei nostri concorrenti, che sono stati più lungimiranti nelle politiche attuative di scelte promozionali e commerciali, legate alle loro peculiarità. Che li hanno premiati con quote di mercato e volumi importanti.

Il grande evento non può essere messo in campo per salvaguardare la stagione estiva; deve affermare e consolidare la nostra immagine; renderla forte a tal punto da aiutarci a destagionalizzare…se il grande evento serve a “stagionalizzare” una stagione estiva che si sta riducendo sempre più, la nostra macchina turistico -economica non è stata tenuta in considerazione in modo così attento come vogliono farci credere.

Non ci resta che ripartire dalla situazione oggettiva, eredità anche delle scelte avallate dall’amministrazione attuale, oltreché della situazione economica generale.

L’offerta di un territorio curato ed attrezzato è fondamentale, la disponibilità di strutture sportive (tennis, bike, equitazione, golf, escursionismo, arrampicata…) accresce l’attrattività turistica, stimolando la ripresa di mercati per noi già esistenti o l’affermazione di mercati nuovi, senza tralasciarne alcuno -perché non possiamo permettercelo-. Dobbiamo cercare in base alle nostre peculiarità territoriali, di far convivere e soddisfare quanto meglio possibile i progetti family/terza età/vacanza attiva….

In tema di destagionalizzazione è indispensabile voler sostenere una proposta in questa direzione assicurando all’ospite un ottimo livello di servizi; sarà quindi possibile organizzare offerte motivazionali a tema anche fuori stagione e attivare adeguate azioni di marketing e trade-marketing, oltre a stimolare Apt, imprese locali e associazioni, nello sviluppo di eventi patrocinati dal comune per incentivare presenze turistiche fuori dai periodi canonici di afflusso.

Il nostro programma amministrativo si basa una duplice consapevolezza: la problematica situazione socio -economica che anche la nostra località deve fronteggiare e le grandi potenzialità che la località conserva, per guardare al di là del presente e progettare il futuro.

Siamo consapevoli che bisogna governare con il massimo coinvolgimento della popolazione, delle varie organizzazioni di rappresentanza, delle varie realtà associative ed economiche che impegnano la società e l’ambiente; solo operando in questo modo si produrrà benessere e qualità della vita.

Per attuare questa strategia sono necessari: la condivisione più allargata possibile sul piano sociale degli obiettivi, serie analisi di fattibilità strategica sul piano economico e massima attenzione alla sostenibilità ambientale

Vi lasciamo con questi spunti di riflessione:

L’indice di felicità degli abitanti come criterio di misura del grado di sviluppo di una società, sta sostituendo tra gli economisti altri indici economici come il PIL;

Il successo di un territorio, quindi è direttamente proporzionale al benessere inteso come qualità di vita avvertito dai residenti, sensazione che, arrivando all’ospite, gli fa percepire la località come luogo d’eccellenza;

Il turista ce lo chiede…la nostra gente se lo merita !

Per questo il 10 maggio ti chiediamo di darci fiducia, alla quale risponderemo con tutta la passione e l’impegno di cui siamo capaci, sempre più convinti che insieme si può.

Un caro saluto,

Michela Maestri – Patrick Collini

Michela Maestri – Patrick Collini