Inaugurata oggi la mostra dell’artista Mattia Cozzio al Paladolomiti

E’ stata inaugurata oggi alle 18 la bella mostra dell’artista Mattia Cozzio. Ospitata in una vasta sala espositiva del Paladolomiti, è stata curata da Giulia Cirillo. La breve cerimonia ha visto la partecipazione dell’assessore Giuseppe Corradini che, con poche ma significative parole, ha sottolineato  il valore delle opere esposte. Ha poi lasciato la parola a Paolo Dolzan, docente di storia dell’arte al “Guetti” di Tione, che da molti anni conosce il giovane artista rendenero.

“Vanitas vanitatum et omnia vanitas” (vanità delle vanità, tutto è vanità), un’esposizione che indaga in maniera esplicita il tema  della caducità della vita. Le opere di Mattia accompagnano attraverso un racconto che si presenta come un ammonimento all’effimera condizione dell’esistenza. Si possono notare elementi come il teschio, la candela o l’orologio che simbolicamente sono i tratti caratteristici del genere pittorico sviluppatosi nel Seicento, noto in pittura con il termine “vanitas”. Vanita è un viaggio immaginario attraverso la vita e la morte, il corpo e lo spirito, un percorso raccontato dall’artista in modo diretto e chiaro.

Mattia Cozzio – Biografia 

Nato a Trento nel 1990, Mattia Cozzio attualmente vive e lavora tra Borzago e Carisolo. Attratto fin da giovane dall’arte nelle sue diverse espressioni, la pittura, la scultura e la musica), con il tempo, perfezionando l’innato talento, trasforma questi interessi in vere e proprie passioni. Frequentato il liceo artistico U. Boccioni di Verona, Mattia Cozzio  conclude gli studi superiori presso l’Istituto d’Arte A. Seppur ancora molto giovane, già intensa è la sua attività espositiva con la partecipazione a numerose mostre collettive e personali.

Inaugurazione della mostra di Mattia Cozzio al Paladolomiti