Madonna di Campiglio: un tuffo nella storia con il Carnevale Asburgico

Madonna di Campiglio: un tuffo nella storia con il Carnevale Asburgico

Il Carnevale Asburgico 2022.

Sottolinea il legame con la storia la settimana del Carnevale Asburgico che, pur in versione contenuta e dal programma limitato rispetto al passato, è in corso a Madonna di Campiglio dopo due edizioni annullate a causa del lockdown e dell’emergenza sanitaria. La presenza di Sissi e Francesco Giuseppe, con dame e cavalieri al seguito, è tornata ad animare le vacanze degli ospiti presenti in questi giorni ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Dopo l’arrivo della corte, avvenuto lunedì con i reali a bordo di una splendida carrozza, la fugace presenza della coppia imperiale tra le vie e nei locali più esclusivi della località, l’esperienza più attesa è stata la “Sciata Asburgica” in abito d’epoca con il “preludio” di martedì e la replica di oggi alla quale ha partecipato anche la neo Miss Italia 2021 Zeudi di Palma, arrivata per l’occasione sulle nevi della Skiarea Campiglio dopo la recentissima elezione.

Da una pista all’altra, di rifugio in rifugio, la sciata in crinolina è stata, per chi ha risposto all’invito di Azienda per il Turismo, un’esperienza inconsueta, di indubbio fascino e da ricordare.

“Il Carnevale Asburgico non è solo un’occasione di intrattenimento per gli ospiti – ha spiegato oggi Paolo Luconi Bisti, lo storico delle vicende campigliane – ma anche un’opportunità per riflettere sul passato, la storia, l’evoluzione dei tempi. Di fronte alle Dolomiti di Brenta vediamo l’Adamello-Presanella e il confine lungo il quale, un secolo fa, in un ambiente di neve e ghiaccio al limite della sopravvivenza, l’esercito italiano e quello austro-ungarico combatterono la prima guerra mondiale. Un monito ancora oggi affinché nessuna guerra accada mai più”.

Per la nuova Miss Italia di Napoli, “è stato un orgoglio poter interpretare un personaggio storico e importante come Sissi”. “Sono stata accolta calorosamente dalla località e dai suoi ospiti – ha detto Zeudi di Palma, applaudita e fermata da numerosi turisti, sia italiani che stranieri, per un selfie e un saluto – e ho anche apprezzato molto la maestosità delle Dolomiti. Vengo dal mare, che amo molto, ma provo una grande meraviglia e ho un profondo rispetto per tutte le forme nella quali la natura si manifesta”.

Questa sera (venerdì 4 Marzo), con la “Festa Imperiale” al “Piano 54”, calerà il sipario sull’edizione 2022 del Carnevale Asburgico con un arrivederci al prossimo anno e l’auspicio che si possa tornare a celebrare questo evento, al quale Madonna di Campiglio tiene molto, in un clima sereno.

Il riferimento storico.

“Sulle cime più alte e solitarie io riesco a respirare più liberamente, mentre altri si sentirebbero perduti”. Con queste parole Elisabetta d’Austria, conosciuta e amata in tutto il mondo con il nome di “Sissi”, descrisse, a fine Ottocento, il suo profondo legame con le montagne, in particolare, tra le più amate, le Dolomiti di Brenta e Madonna di Campiglio dove l’Augusta Sovrana soggiornò la prima volta nel settembre 1889.

La bellissima principessa di Wittelsbach trascorse una settimana alla scoperta dei meravigliosi paesaggi, delle fresche acque e dell’aria salubre ai piedi delle Dolomiti di Brenta. Una montagna che rimase impressa nell’animo dell’“eroina del sogno”. Tanto che dopo poche stagioni, era il 1894, ci fu il grande ritorno.

Risuonarono per tutto il Trentino 33 colpi a salve sparati dalle batterie di cannone, si sparsero ovunque i suoni delle campane e gli evviva di riverenza di un popolo in festa: Madonna di Campiglio e tutto il Trentino

salutarono nuovamente l’arrivo dell’Imperatrice, questa volta accompagnata dall’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe.

Grande fermento ed eccitazione per l’arrivo della coppia reale: “Mai questa superba stazione alpina, questo sontuoso luogo di festa della natura, dalle vette supreme dei monti luccicanti di ghiaccio, mai ebbe tanta gloria come quella di cui si ammanta oggi in cui ospita l’augusta coppia sovrana dell’Austria nostra”. Così scriveva “La Gazzetta di Trento” in onore della visita dei sovrani.