10 domande a chi ha deciso la nuova imposta sugli alloggi

di NO TASSA INGIUSTA

10 DOMANDE A CHI HA DECISO LA NUOVA IMPOSTA PROVINCIALE SUGLI ALLOGGI TURISTICI

                             NO TASSA INGIUSTA

IL Comitato NO TASSA INGIUSTA della Val Rendena chiede formalmente ai principali responsabili di questa scelta affrettata, inaccettabile e non equa (Assessorato al turismo provinciale, APT, ComunitÁ  di Valle) di rispondere alle seguenti domande che poniamo pubblicamente:
All’ASSESSORATO AL TURISMO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
         1. Perché per gli alloggi turistici, contrariamente alle strutture alberghiere e alle altre categorie extralberghiere, si è abbandonato il sistema di calcolo dell’imposta di soggiorno dello scorso anno che veniva pagata dagli ospiti come avviene anche nelle maggiori cittÁ  turistiche?
          2. Adesso come ci si potrÁ  rivalere concretamente e legalmente sugli ospiti oppure questa imposta graverÁ  totalmente sui proprietari come “patrimoniale” diventando di fatto una “tassa sulla tassa”?
          3. Come mai, contravvenendo al dettato costituzionale, non ci sono “criteri di progressivitÁ ” in proporzione alla categoria dell’appartamento e alla zona, come invece esiste in tutte le altre Province?
          4. Perché la Provincia Autonoma di Trento non ha tenuto conto della legge nazionale n° 208 del 18 dic. 2015 che prevede che “al fine di contenere il livello complessivo della pressione tributaria per l’anno 2016 è sospesa l’efficacia delle leggi regionali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi….” E il Ministero dell”™ Economia ha poi precisato (risoluzione n.2/DF del 22 marzo 2016) che: “In tale ambito, a maggior ragione,  deve essere  collocata la scelta dell”™ente locale  di introdurre  un  nuovo  tributo  quale  l”™imposta  di  soggiorno  dal  momento  che appare  del  tutto  palese  che  così  operando  si  verrebbe  a  generare  un  aumento  della  pressione fiscale”.
           5. Per i motivi suddetti da parte della Giunta Provinciale non sarebbe più opportuno congelare la delibera, come fatto per la Delibera sui Deflussi Minimi Vitali, aprendo nel contempo un tavolo di confronto tra tutti i portatori di interesse per arrivare a una soluzione trasparente e condivisa?
Alla  APT Azienda di soggiorno Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena:
      6. Quali sono state le motivazioni che hanno spinto il Consiglio di amministrazione dell’APT a scegliere, unica APT del Trentino, il massimo dell’imposta e cioè 50 euro a posto letto anziché 25 come tutte le altre zone turistiche?
       7. Quanto si è calcolato di raccogliere da questa tassa e dove andranno a finire queste risorse?
       8. Che vantaggi e servizi in più ci sono per chi affitta appartamenti rispetto alla situazione attuale e rispetto alle altre APT che applicano 25 Euro a posto letto?       
Alla COMUNITA’ DI VALLE
           9. Perché la decisione di applicare il massimo dell’imposta è stata presa così rapidamente in periodo di fine anno con carattere di urgenza, mentre sarebbe stato auspicabile sentire le categorie interessate?
        10. Oltre al parere di APT è stata acquisita l”™obbligatoria audizione del Consorzio delle Pro Loco come previsto espressamente dalla legge 11 giugno 2012, n.8 (art. 16bis)?
In conclusione non è che non si vuole pagare, semplicemente si vuole versare il giusto e soprattutto si vuole avere una vera imposta di soggiorno che possa essere ricuperata dal cliente e non una “patrimoniale”!

Pinzolo 25 marzo 2017