A Strembo Martalar realizzerà un cavallo Haflinger alto sette metri

A Strembo Martalar realizzerà un cavallo Haflinger alto sette metri

STREMBO Marco Martello, in arte Martalar, scultore del legno e artista del bosco, nel parco comunale Giorgio Ducoli a Strembo presto realizzerà un monumentale cavallo Haflinger assemblato anche col legno della tempesta Vaia. Il progetto è voluto dall’associazione «Strembo e Tradizione », nata per coltivare il senso di appartenenza e attaccamento alle tradizioni locali.

Giove Pluvio ha fatto di tutto per rovinare «Strembo cavalli», la festa dedicata a questi simpatici animali dalla criniera bionda. Una fastidiosa pioggerellina ha costretto gli organizzatori a rinunciare a molte iniziative all’aperto e il pubblico riparatosi nel tendone ha apprezzato le squillanti e allegre note del corpo bandistico del Comune di Romeno, diretto dal maestro Lorenzo Zucal. Tra i tavoli della trentasettesima edizione della «Rassegna cavalli Haflinger e Noriker», la presenza di Marco Martello aveva qualcosa di sospetto: con lui davanti a una birra c’erano i vertici dell’associazione «Strembo e tradizione» promotori della rassegna, il presidente Paolo Masè e sua moglie Paola Mosca, il segretario Luca Dorna e l’assessora comunale Donatella Sartori.

Il sospetto prende forma e scopriamo che «a Strembo – spiegano a Il T Paola, Donatella, Paolo e Luca – l’artista vicentino a breve realizzerà un’imponente statua al cavallo Haflinger» animale dai nobili ed eleganti tratti di forza e delicatezza. «L’idea è nata nel settembre 2022 e finora il segreto è stato gelosamente custodito», aggiungono, con Marco Martello che sorride sornione. «Abbiamo già tutte le autorizzazioni comunali e paesaggistiche per realizzare la grande statua dell’Haflinger, che sarà alta sette metri e sorgerà sulla collinetta di tre metri dove sono già presenti i plinti d’ancoraggio e messa a terra di zampe posteriori e coda». Sarà un Haflinger impennato sulle zampe posteriori in posizione solo parzialmente eretta. «Questo cavallo – ci spiegano – rispetto ad altri cavalli s’impenna meno, ma tende a essere più vicino al terreno con la testa rivolta in basso. Così sarà l’opera». La scelta del soggetto ha un significato profondo per Strembo «un tempo prevalentemente legato all’agricoltura di montagna, col cavallo che è frutto di un’accurata selezione portata avanti anche da contadini e appassionati del nostro territorio per sfruttare pascoli marginali e poveri».

Lo scultore Marco Martello con i vertici di Strembo cavalli in autunno ha visitato il parco Ducoli, analizzato varie posizioni e prospetti per la statua, fino a sceglierne la collocazione «col muso del cavallo rivolto a nord, verso Val Rendena e Dolomiti di Brenta». L’Haflinger di Strembo, «il nome preciso non è ancora stato deciso», promette di calamitare decine di migliaia di visitatori, com’è stato per il Drago Vaia a Lavarone recentemente distrutto da un incendio, la Lupa del Lagorai (Vetriolo), il Basalisc (Cevo), il Gallo di Gallio o dell’Aquila di Marcesina. «Siamo convinti che l’opera sia una grande opportunità per il nostro ambito turistico, un motivo d’orgoglio per i nostri concittadini e un’importante attrattiva con riflessi economici positivi per il paese e non solo». Si parla di «contesto territoriale allargato» per le indubbie e positive ricadute per tutto l’ambito turistico della Rendena. «Per questo è nostra intenzione richiedere formalmente ai Comuni della Rendena un sostegno economico per la sua realizzazione – spiegano i promotori -. Alcuni Comuni (Caderzone Terme, Bocenago, Spiazzo, Pinzolo, Giustino e Massimeno) hanno informalmente ipotizzato un loro sostegno, come la Cassa rurale». L’Apt Madonna di Campiglio, per bocca del suo presidente Tullio Serafini, ci confidano essersi detta «entusiasta e intenzionata a promuovere l’iniziativa pubblicizzando l’opera e invitando turisti e curiosi a visitarla coi futuri e dedicati percorsi ciclo-pedonali a sud e nord di Strembo».

Come le altre maestose opere dell’artista Martello, il cavallo di Strembo «avrà un’intelaiatura portante in legno di larice fissata su una base in cemento armato». Di più lo stesso Martalar non precisa: «Tutto è ancora nella mia testa». Paola, Donatella, Paolo e Luca aggiungono: «Non è ancora stato fissato l’inizio dei lavori dell’artista, ma considerata la sua posizione, l’opera si vedrà crescere anche dalla superstrada Strembo-Caderzone Terme. Quindi occhio!»

Molti sono pronti a scommettere che la statua dell’Haflinger, così mansueto e dolce, sarà una vera e propria calamita che porterà il nome di Strembo ben oltre i confini regionali.

Complimenti a tutto il direttivo della Strembo e tradizione: al presidente Paolo Masè, alla moglie Paola, ad Angela, Eros, Matteo, Alberto, al sindaco Manuel Dino Gritti e alla sua amministrazione che desiderano dare a Strembo una nuova energia.

(foto: Martalar con alcuni membri del direttivo della Strembo e Tradizione, associazione che ha commissionato l’opera all’autore)